“Ah non mangi carne? Vabbé dai questo è pollo… E’ carne pure il pollo? Allora aspetta che ti dò un po’ di prosciutto.”
Ditemi, amici vegetariani, se non avete sentito anche voi queste parole almeno una volta nella vostra vita.
In un’altra occasione, molti anni fa, invitata a cena, mi capitò di mangiare solo qualche foglia d’insalata perché tutto il resto, ma dico tutto, era a base di carne e il dessert non era previsto. Eppure io i miei ospiti li vizio, la fantasia è l’arma vincente della nostra cucina.
A volte basta poco, è sufficiente aprire il frigorifero e il mio piatto preferito, la celeberrima insalatona mista, è presto fatto. Oltre alle tradizionali verdure, dall’insalata ai pomodori ai cetrioli alle carote e quanto più possa offrire la stagione, a me piace aggiungere una mela tagliata a pezzettini, qualche gheriglio di noce e mozzarelline formato ciliegia. Invece del piatto, per questioni di volume, è preferibile la ciotolona. L’olio dev’essere un filo, ok me n’è scappato, e poi un bel panino morbido di quelli fatti in casa (ma se dovete assolutamente rientrare in quel delizioso abitino rosso, meglio un paio di gallette di riso): il tutto va mangiato semi sdraiati sul divano guardando il telefilm preferito.
Una volta però ho voluto preparare un pranzo vegetariano così come se lo immaginano gli onnivori, con tante cose strane che in realtà solo raramente entrano nella nostra cucina quotidiana. Così mi fiondai in uno di quei negozi tutta natura dove abbondano la soia e il tofu e feci incetta di “salumi” a base di seitan, oltre naturalmente alla panna di soia e a quella di farro e alle varie farine, anche queste di farro o integrali o di kamut (il pane assume fragranze e sapori a cui non siamo più abituati, meglio ancora se usiamo il lievito madre e l’effetto è assicurato).
Ma ecco la ricettina più simpatica che ho messo in atto quel giorno. Prima di tutto ho preparato delle frittatine sottili, le ho spalmate con della crema di formaggio e ci ho appoggiato sopra delle finte (perché di seitan) fettine di mortadella. Ho arrotolato una alla volta le frittatine così farcite, premendo un pochino perché restassero chiuse. Alla fine le ho affettate per ricavarne delle rondelle.
Antipastino stuzzicante magari accompagnato da polpettine di melanzane (ma questa è un’altra storia) e vino bianco tanto per cominciare.
foto RDragan79
Questo articolo è stato scritto per Ricette 2.0 da Isabella Colucci, fotoamante ed enigmista che vaga nel web per soddisfare la sua anima prepotentemente geek.
Potete ammirare le sue splendide foto su Flickr oppure seguire i suoi edipici casini mentali nel sito Il canto della sfinge.