La patata vitelotta (proveniente dal Perù da non confondere con la viola), comunemente conosciuta come “patata violetta” o “patata viola”, è un tubero molto raro di origini peruviane color viola acceso, assolutamente naturale e non geneticamente modificato.
Per la sua difficile reperibilità è un alimento molto costoso che viene utilizzato nelle cucine professionali dei grandi chef per dare un tocco di originalità ai piatti attraverso il suo colore brillante.
Rispetto alle patate a pasta gialla, quelle viola si presentano in forme più piccole e bitorzolute; il colore è davvero stupefacente, mentre per quanto riguarda la consistenza, risulta un pò più “asciutta” di quella delle patate tradizionali. Il sapore ricorda vagamente quello delle castagne.
La patata viola può essere utilizzata in tutte le preparazioni che prevedono l’impiego delle patate comuni. Da ciò, la grande opportunità di stupire i nostri ospiti rendendo davvero originali tanti piatti che conosciamo già e che siamo abituati a preparare.
Gnocchi, vellutate, zeppole e focacce, ma anche le più semplici patatine fritte o al forno, possono assumere una veste tutta nuova se utilizziamo la patata vitelotta al posto di quella tradizionale. Perciò spazio alla fantasia!
Laureata in Comunicazione, pubblicitaria di professione, cuoca nel cuore. Raffaella Caucci 31 anni, sposata e con una bimba di 1, passo tutto il tempo che può tra i fornelli o a leggere di cucina, scrivere di cucina, programmare/scegliere/pensare cosa cucinare di nuovo. Cucinare è un modo per esprimersi, per dare sfogo alla creatività e per donare un pò di sé agli altri. Il suo blog: Profumo di Cannella
.