Il web è praticamente la mia seconda casa (forse anche la prima?) non solo perché con internet ci lavoro, ma soprattutto perché è una delle mie grandi passioni. Proprio come la cucina, che mi ha appassionato fin da piccola, quando seguivo e imparavo (intrugliando molto) da mia madre e mia nonna.
Con il tempo, l’idea di aprire un foodblog è stata naturale, spontanea e praticamente inevitabile, soprattutto perché oggi il settore gastronomico gode di un certo prestigio, a differenza di alcuni anni fa, quando veniva sostanzialmente bistrattato. Amare il cibo non è più un tabù, è diventata una virtù e quindi un’ulteriore spinta ad aprire uno spazio culinario personale sul web.
E poi, tutte le ricette di mamma, nonne e zie – appuntate qua e là sui foglietti di carta – che fine avrebbero fatto senza un blog in grado di raccoglierle tutte per l’eternità? Previ opportuni back-up naturalmente.
In realtà non credo di avere modelli particolari, però – ho visitato e visito molto i blog degli altri autori, che sono spesso fonte di ispirazione e strumenti per imparare sempre nuove cose.
Non so se esista il food blog ideale, ma credo che la cosa da evitare sia mostrare un approccio saccente nei confronti dei lettori; un atteggiamento che rischia di creare barriere e di scoraggiare i visitatori. In breve, credo che sia necessario porsi umilmente e con semplicità.
La mia cena preferita è a base di finger food realizzati con prodotti freschi e di stagione, per continuare con pizza e pane (rigorosamente fatto in casa) aromatizzato con erbette e spezie. Credo che il pane sia un cibo prelibato, soprattutto se colorato con verdure e aromi naturali; è un vero peccato che venga visto solo come un qualcosa per accompagnare il pasto.
D’altro canto, eviterei cibi pronti e salsine strane, specie quando non sono chiari gli ingredienti contenuti.
Credo che i social network rappresentino – per i foob blog, ma più in generale per il mondo della comunicazione – una grande rivoluzione, foriera di grandi opportunità. L’importante è conoscerli, apprezzarli in tutte le loro forme, gestirli e utilizzarli al meglio. Il web 2.0 – rafforzato dall’uso dei social network – permette a tutti di esprimere la propria opinione, per questo chi scrive deve essere accorto e particolarmente sensibile a ciò che gli utenti potranno percepire e ribattere di conseguenza.
Purtroppo non ho alcun segreto da svelare, però credo che, specie in questo ambito, l’ingrediente necessario sia – ancora una volta – la semplicità.