L’idea del blog è nata parallelamente all’idea di avviare la coltivazione di zafferano: se lo si produce e lo si vende, bisogna pur saperlo usare (e vendere) bene!! Moltissimi da subito sono stati i curiosi e coloro che volevano imparare ad usare lo zafferano, pochissimi quelli che sapevano come fare(in fin dei conti non è proprio così diffuso lo zafferano in stami!). E così ho implementato un supporto on-line, il blog, che raccoglie ricette da varie fonti (ci tengo a precisarlo, non sono tutte mie!) e da suggerimenti per l’utilizzo e la lavorazione.
Sicuramente deve avere la chiarezza nello spiegare le modalità di esecuzione e realizzazione. Odio i tanti siti di cucina pieni di paroloni italiani e stranieri che riducono i target ad un numero strettissimo di persone.
Il gusto e la gioia di cucinare dovrebbe andare di pari passo con la condivisione. Che gusto c’è altrimenti a cucinare per se?
Nella mia cena preferita di sicuro non mancherebbero i primi, credo un paio. Adoro tutto quello che può essere fatto con pasta, riso, orzo, farro, ecc.. E sicuramente dal mio blog si capirà, visto la quantità di primi postati. Se la cena venisse organizzata in estate, probabilmente proporrei una pasta casereccia all’aglio, limone e zafferano, o magari un cous cous alle verdure o al pesce. Se fosse in inverno, sicuramente un bel piatto di gnocchi o di sagnette abruzzesi, magari con zafferano e tartufo, alla crema di ceci (altra cosa che adoro)e zafferano, o con salsiccia e zafferano. E di sicuro non mancherebbe una torta rustica (magari la torta d’aglio, che continua a riscuotere un successo strepitoso). Per i secondi, resterei sul classico: della carne (che si abbinerebbe bene più o meno a tutti i primi che ho citato fino ad ora), magari un bollito allo zafferano, o degli involtini con verdure al forno e salsa allo zafferano.
Passando al dolce, come potrei poi esimermi dal preparare delle ferratelle da accompagnare al caffè?
Credo siano degli strumenti molto validi per condividere le proprie idee, consigli, suggerimenti.
Purtroppo però per problemi di tempo fino ad ora non sono riuscita a creare dei profili per rossozafferano, ma prima o poi ci riuscirò.
Non parlo da produttrice, ma da consumatrice: in cucina, usate SOLO lo zafferano puro, non vi perdete in intrugli e polverine rossastre che al loro interno contengono tutto tranne lo zafferano stesso. E questo perchè non parliamo semplicemente di una spezia, ma parliamo di un prodotto naturale dalle innumerevoli proprietà (purtroppo ancora poco conosciute da molti). Tanto per farvi un esempio:
“Lo zafferano contiene elementi importanti per l’organismo: la vitamina B1 e B2 (necessarie per la crescita e per il metabolismo dei grassi), proteine e carboidrati, aromi naturali – che favoriscono la digestione e riattivano il metabolismo. Lo zafferano migliora le caratteristiche del cibo, favorisce la digestione e preserva con i suoi antiossidanti, dall’invecchiamento. Basti pensare che la quantità di zafferano necessario a insaporire un risotto (0,05 g) frena l’azione di una quantità di radicali liberi doppia, rispetto a quelli eliminati dalla vitamina C. In pratica, un primo allo zafferano può contrastare l’effetto di circa il 20% dei radicali prodotti in un giorno. Questo perché nelle migliori qualità di questa preziosa spezia è presente l’8% di carotenoidi, sostanze che svolgono una spiccata azione antiossidante contro i radicali liberi e consentono una prevenzione efficace contro molte patologie: aterosclerosi, cardiopatie, diabete tardivo, tumori e degenerazioni legate a un invecchiamento accelerato. Il contenuto di carotenoidi nell’organismo è il fattore che più degli altri concorre a determinare la massima aspettativa di vita nella popolazione.
Le funzioni dei carotenoidi nel nostro organismo sono:
» contribuire al controllo dei fenomeni patologici che vedono coinvolti i radicali liberi;
» incrementare le resistenze immunitarie;
» agire come generatori della vitamina A;
» potenziare l’azione di prevenzione della cancerogenesi.
Ma c’è ancora di più. La crocina (molto presente nello zafferano) è uno dei pochissimi carotenoidi che si sciolgono nell’acqua e per questo la sua assimilazione risulta particolarmente facilitata, così come la sua azione contro i radicali liberi.
E se si pensa che una carota ,che è uno dei vegetali considerati più ricchi di questa sostanza, ne contiene solo lo 0,008%, lo zafferano a parità di peso ne contiene 1000 volte di più. Questo ha fatto sì che numerose ricerche scientifiche abbiano eletto lo Zafferano Re degli antiossidanti.”
Può bastare?? No?? E allora:
“Lo zafferano potrebbe contenere una delle chiavi per prevenire la perdita della vista in età avanzata. Ad affermarlo è una ricerca condotta da un gruppo di studiosi da cui è emerso che lo zafferano ha notevoli effetti sui geni che regolano le performance delle cellule responsabili della vista. Dal test clinico condotto sui malati è emerso che il trattamento precoce con un supplemento dietetico di zafferano può riparare i danni provocati alle cellule degli occhi. La ricerca ha dimostrato che la spezia estratta dal fiore di croco non solo protegge le cellule fotorecettrici dai danni, ma può anche rallentare – ed eventualmente annullare – il corso di malattie come la degenerazione maculare senile e la retinite pigmentosa.”
Non siete ancora convinti??????