Ho sempre vagato per siti, blog e forum e ogni volta ne lodavo i pregi e ne elencavo i difetti. Il mio compagno fa il web designer, così ha deciso di darmi uno spazio dove scrivere le mie ricette, elaborare quelle che mi piacciono e averle sempre a disposizione.
Deve avere le foto del passo passo, non deve perdersi in chiacchiere personali, deve essere chiaro e invitante, spronando a sfruttare anche eventuali varianti della ricetta proposta, ma soprattutto deve avere le ricette vere, non le foto di un prodotto e delle dosi che non permettono di ottenerlo.
Mi sono ispirata alle foto ingredienti e passo passo del forum di Cookaround, il resto è venuto da se.
La mia cena preferita è conviviale, una bella grigliata di spiedini con della salsa barbecue fatta in casa e un buon bicchiere di vino o una birra, un dolce sfizioso magari da sbocconcellare tipo un profiterol (a una cena mi è capitato di servirlo in mezzo al tavolo e ogni ospite si staccava i bignè che voleva e li sistemava sul piattino).
Sul piatto non saprei, di solito chiedo cosa potrebbe piacere e da li ricamo una ricetta o un mini menù.
Facebook è interessante, anche se per affermarsi come food blogger è necessario stare sotto l’ala di siti più noti o far parte di una sorta di cerchia ristretta. Ci sono dei gruppi dove però vedo che risaltano solo le prime due categorie di siti ed è un po’ triste.
Twitter non lo uso molto e su G+ non entro da almeno due anni.
L’ingrediente segreto è l’amore per il cibo e la voglia di fare qualcosa di buono. Puoi anche mettere insieme un piatto di pasta con le verdure, ma se ci metti amore e gusto per le spezie e le proporzioni, cambia da così a così.