E’ tutto merito del mio compagno, che vedendo quanto mi rilassava stare ai fornelli e quanto riuscivo ad essere creativa mi ha proposto di condividere con altri i miei piatti.
All’inizio ho accettato più che altro per la praticità di avere le mie ricette raccolte in modo ordinato. Poi però la cosa si è fatta più interessante: ho capito che quello che io portavo a tavola per altri era interessante, e questo mi ha spinto molto a migliorarmi, a sperimentare di più e perfezionare ogni dettaglio. Resto volutamente su ricette casalinghe, senza piatti da ristorante stellato, ma non per questo i miei piatti non sono ben ponderati.
Secondo me, un buon sito di ricette deve avere buone ricette. Potrà sembrare banale, ma spesso quando cerco spunti da altri siti mi trovo a pensare “ma come si fa a mangiare una cosa simile?” e questo chiaramente non va bene.
Per il mio blog, piuttosto che seguire come modelli altri food blogger, mi sono concentrata su quello che per me è importante: buona cucina, ricette chiare, consigli finali sempre presenti e tanta disponibilità nel rispondere ad ogni domanda posta.
La mia cena ideale è piuttosto intima, con poche selezionate persone. Mi piace partire con antipasti e del buon vino, magari da mangiare in piedi mentre si chiacchiera. Poi sono piuttosto tradizionale: un bel primo, un secondo da portare in tavola nella sua pentola e far porzionare agli ospiti, tanti contorni ed un dolce d’effetto ma non troppo pesante.
Evito di far ordinare il cibo ai miei commensali, è spiacevole. Piuttosto chiedo loro se gli ingredienti che userò piacciono o meno, senza svelare cosa cucinerò nei dettagli. L’effetto sorpresa è parte integrante di una buona cena in casa.
Uso moltissimo Facebook, ho una pagina collegata direttamente al blog che ora (inizio dicembre 2014) conta oltre 5.000 iscritti. Sono parecchio attiva, è un mondo che mi piace molto per la velocità e la semplicità con cui si può restare in contatto con gli altri.
Sono presente anche su Twitter, ma in modo del tutto privato ed assolutamente slegato dal mio essere una food blogger.
Google Plus invece non riesco ad apprezzarlo, ma visto che molti miei lettori lo usano sto cercando di gestirlo al meglio. Penso che potrebbe essere una risorsa importante, ma al momento mi sembra ancora piuttosto macchinoso da usare e poco adatto a scambi di opinioni e contenuti veloci e fluidi.
Il mio ingrediente segreto è la modestia. In ogni argomento, che sia un blog di cucina, un lavoro in generale, e nella vita nel senso più ampio del termine, sentirsi “arrivati” è sempre controproducente. E’ necessario sforzarsi di migliorare sempre, di essere professionisti e persone migliori. Al contempo, riconoscere le proprie qualità è la chiave per avanzare.