Dapprima e’ stato un allarme, dopo un dibattito sulla bocca di molti, oggi purtroppo una realtà che direttamente o trasversalmente siamo costretti a fronteggiare.
Della crisi non è questa sicuramente la sede ed io la persona più adatta per affrontarne un’analisi su cause o conseguenze, né tanto meno ho intenzione di raccogliere consensi facili circa i responsabili di situazioni che non trovano nessun sostegno da chi invece dovrebbe, non solo supportare, bensì incentivare chi ha ancora il coraggio d’imprendere, chi nel suo piccolo ha voglia e necessita’ di combattere una guerra chiamata diritto, diritto al lavoro.
Scrivo perché ho la possibilità di farlo, di prendere la parola e arrogarmi anch’io dei diritti. Diritto di dispiacermi per tutte quelle realtà valide che non ce l’hanno fatta e senza demonizzare i nuovi input (io stessa nel mio piccolo mi sento cosi) prendere le distanze dalle scelte “modaiole”, destinate per natura a migrare verso nuove tendenze e per questo a lasciarci ben poco nel piatto.
Non racconto storia, scrivo per condividere un pensiero che tra i piaceri del buon cibo ritrova la nota dolente di tutti quei piccoli ristoratori a cui non è bastata la passione, né il duro lavoro, ne l’onestà’ per continuare ancora quell’avventura tra fornelli, un’avventura chiamata vita. E scrivo da consumatore, un consumatore di passioni oneste che oggi conta per ogni ristoratore che va, dieci pronti a prendere il suo posto, magari con un menu più bello e il boss delle torte tra i dessert.
Ed è proprio a questi “dieci nuovi ristoratori” che mi sento di consigliare vivamente, non solo di lasciarsi ispirare da masterchef o dai letti di rucola, ma di lasciarsi guidare a loro volta da passione onesta incondizionata per quello che si sta facendo o si intende fare. Perché se degustare un calice di vino a suon di jazz fa figo, a me può interessare fino ad un certo punto. Se il vino è aceto, diamogli il prezzo e il nome un aceto… a Modena sapranno ben spiegarci la differenza. E se la torta per il mio te’ e’ pure bella, a me fa piacere, pero’ non farmi venire il colesterolo a 1000 con tutto quel burro e pasta modellante.
Dammi il cuore, accertati della provenienza e abbi cura dei miei soldi….perché ricorda che c’e’ crisi pure per me.